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15 gradi e non sentirli: Dedicato a Nonno

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Mio nonno si chiamava Marino, dedicato a nonno quindi è uno sfondo, appunto, Marino In genere con sfondo marino si postano vini bianchi o mossi. Ma sarebbe scontato. Ferragosto 2018. Il caldo incombe. Col caldo il vino rosso non va giù. Ma sarà veramente così? A pranzo c'è un arrosto misto di maiale a base di rosticciana, salsicce e scamerita. E lì ti sale il dubbio, cosa fare? Bersi una birra o un vino rosso? No perché con questo caldo già me lo immagino il vino rosso che non va giù e poi finisco a bere solo acqua. Beh, nella vita bisogna rischiare, e allora ecco che mi apro una bottiglia di rosso. Un piatto del genere non richiede dei vini da invecchiamento, opto quindi per un igt toscanissimo a 50% sangiovese 50% Syrah dell'azienda Podere Spazzavento di Ponsacco con cui da anni coltivo un rapporto di amicizia e collaborazione. Collaborazione nel senso che loro mi forniscono il vino e io lo bevo. Questo vino si chiama Dedicato a Nonno. Fu pensato in ono

Birra non birra al ristorante: la birra questa sconosciuta.

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L'abbazia di Rochefort dove si produce l'omonima birra trappista. Si può abbinare del Roquefort ad una Rochefort? Perché no? Vorrei parlare di birra. Argomento quasi tabù nel mondo dei Sommelier. Tu dici che ti piace la birra ai tuoi colleghi di corso e sei visto come un alieno. Qualcosa di strano. Noi siamo Sommelier e beviamo solo vino. Vuoi mettere l'uva con l'orzo. Ma sei scemo? Eppure credo che un sommelier non debba saper soltanto di vino, ma anche di birra (e non solo). L'abbinamento cibo-birra è interessante non meno di quello vino-cibo. E in talune occasioni è anche caldeggiabile (ad esempio è caldeggiabile col caldo (in estate), se mi si consente un infantile gioco di parole. Se il vino è uno sconosciuto a tavola, che dire della birra? Alzi la mano chi conosce gli stili birrari. Già l'espress ione "stile" e non "tipo" di birra ha un significato. Qui non si sta parlando di vino, non si sta parlando di un vitigno,

Tenuta Anfosso: Rossese di Dolceacqua Foulavin e antipasto di terra

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Sweetwater Al liceo mi dilettavo a tradurre i nomi delle località italiane in inglese. Ad esempio Lamporecchio veniva LightingEar, Pontedera veniva BridgeofAge, Castelfranco di Sotto era FrankCastle of Under e così via. Da qualche mese vengo a scoprire dell'esistenza di Dolceacqua ovviamente in inglese si tradurrà immagino, Sweetwater. In verità, il nome ha origine antica, romana, o forse celtica. Chi lo sa. Ma in fondo, il nome è suggestivo anche perché, curiosamente, io lo ricordo più per il vino che per l'acqua. Ma come? Non è assurdo? Un ossimoro? Beh sì, ma perché allora non è assurdo che i Bravi di manzoniana memoria in realtà fossero cattivi? Oppure che l'amaro a fine pasto è spesso dolcissimo? E allora possiamo ricordare un posto che si chiama Dolceacqua per il suo vino. Ero sempre stato incuriosito dal Rossese di Dolceacqua, oltre che  per il nome, anche perché appartiene all'estremità lontana della Liguria. Mi piacciono le cose di confine, trasudan

It's good to be back!

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Sono tornato. Ma perché te n'eri andato via? Nessuno sentiva la tua mancanza. L'ultima volta che ho scritto qualcosa era tipo il 7 dicembre 2017 o giù di lì. Ne sono capitate di cose da allora. Prima di tutto è nata mia figlia, la seconda, Beatrice e la nostra famiglia è entrata in un turbinio incredibile. Suddividendomi tra lavoro e famiglia trovo poco tempo per dormire, figurarsi per scrivere il blog. La famiglia si allarga, ma tanto sono già autosufficienti: possono fare a meno di me e io posso tornare a scrivere. Come qualcuno ricorderà ho una grande passione per tutta una serie di miti (musicisti, attori, artisti, sceneggiatori e quant'altro). In questo periodo mi sono ricordato che c'era una serie che volevo vedere da qualche anno. How I met your mother. Ed è stata subito sera. Senz'altro il 2018 è all'insegna di questa serie e in particolare di questo personaggio qua sotto che arricchirà il mio vocabolario di qui in avanti di

Divagazioni sul tema: Ritorno al futuro è come un grande Brunello che non invecchia mai

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Si può abbinare un vino ad un film? Perché no? Premetto già che in questo articolo andrò fuori tema e non parlerò di vino, o almeno non ne parlerò nel modo canonico. Qualcuno storcerà la bocca, ma in fondo il blog è mio e decido io, un po' come Francesco Nuti, che quando veniva espulso portava via il pallone ( per forza porto via il pallone , è mio . Mi buttano fuori, porto via il pallone e non gioca più nessuno ). Per i puristi ho in serbo altri articoli già quasi pronti. Sto dunque per tentare un gioco, una divagazione sul tema vino. D'altro canto l'avevo preannunciato nelle mie presentazioni, questo blog non avrebbe dovuto fermarsi solo al vino, ma avrebbe dovuto anche toccare altri aspetti della mia vita e dei miei interessi. Una sfida interessante sarebbe parlare di queste altre passioni con le parole del vino. Ieri sera dunque, sorseggiando un paio di bicchierini di un Rosso di Montalcino che purtroppo per me era un po' troppo ricco di s

Prova di abbinamento: Casteani spirito libero & Costolette di filetto di Maiale

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Maremma Toscana DOC & Costolette di Filetto di Maiale cum patatibus Quella di oggi è un'invenzione estemporanea della mia compagna di vita, alias La Tappe. Quando si prende una sosta da idee tipo: fare una cucciolata di cocker, mettere al mondo due figlie, fare un trasloco, si ricorda anche di saper cucinare, si trasforma in Donna Tappe, una cuoca provetta. Donna Tappe è capace di svariate ricette. Sì, è vero, nel suo passato ha anche avuto trascorsi curiosi, tipo quando voleva fare dei biscotti vegani usando la banana al posto delle uova, o quando mi faceva gli hamburger di ceci, ma tendenzialmente sa cucinare discretamente la ragazza. Quando vuole. L'altra sera se ne viene fuori dicendo: ho conosciuto un macellaio che lavorava da Peck, ti ho preso una cosa per stasera. Ora dovete sapere che La Tappe è milanese verace, e che è sufficiente solleticare le corde meneghine per conquistarla. Hai lavorato alla biglietteria dell'Expo? Troppo figo! Sarai sicu

MareDiVino: il successo visto dall'interno

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La nostra bellissima squadra (in ordine di importanza, io ovviamente sono in fondo) Vorrei scrivere due parole su MareDiVino, per una volta cercando di essere anche quasi serio. Mi è capitato in questi giorni di vedere un mio post su Facebook datato novembre 2014 in cui condividevo l'evento MareDiVino di quell'anno. Un'edizione peraltro molto interessante, che per la prima volta si sarebbe svolta al Terminal Crociere. Non avrei mai immaginato, tre anni fa, che un giorno sarei stato parte attiva della cosa. E invece quest'anno, c'ero anche io!!! Il successo di MareDiVino è sotto gli occhi di tutti: la kermesse si arricchisce e si ingrandisce, lo sanno tutti, ne parlano tutti. Non sto certo a ribadirlo io.. MareDiVino è iniziato con gli aperitivi degli Ambasciatori nelle precedenti settimane, è continuato con una cena benefica da urlo, con due giorni di kermesse pazzeschi, ed è finito con una degustazione di Bolgheri Superiore che ha coronato un'